obbiettivi per il 2020

Che siate più tipi da buoni propositi stilati a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno o tra quelli che rimandano a settembre questa pratica, sono felice di annunciare che quest’anno ho aspettato un momento dell’anno apparentemente insignificante, ovvero l’inizio di questo febbraio, per stilare la mia lista di obbiettivi per il 2020.

Godermi le vacanze natalizie qui a Londra, tornare in Italia per un paio di settimane, tornare a lavoro e alla vita di tutti i giorni e annoiarmi (sì, annoiarmi), mi ha permesso infatti di mettere a fuoco il 2019 ormai alle spalle ed essere molto più consapevole di quelli che davvero vorrei fossero i miei buoni propositi per questo 2020. Che sì, sono ancora in parte cose come “iscrivermi in palestra”, “evitare di pagare a vuoto l’abbonamento al cinema”, “mangiare sano”, “viaggiare di più”, ma sono anche e soprattutto pratiche mirate ad eliminare cattive abitudini che danneggiano la mia crescita personale e professionale.

E siccome mi piace condividere e in più occasioni mi è stato detto che vi rispecchiate nei miei pensieri, ecco la mia lista, che dopo numerose scremature si limita a ben soli 3 motivi per cui essere grata del 2019 (anche se ce ne sarebbero molti di più) e 3 obbiettivi per il 2020. Vorrei poter rendere questa abitudine un esercizio giornaliero o perlomeno settimanale, ma ehi, sarebbe un ulteriore obbiettivo e per ora facciamo che bastano quelli che elenco qui sotto.

E voi? Datemi almeno 1 obbiettivo e 1 motivo per cui essere grati nei commenti e/o sulla mia pagina Instagram. Vi aspetto numerosi!

COSE DEL 2019 PER CUI SONO GRATA


1) Aver accettato il mio corpo, aver fatto pace con i miei difetti ed essere riuscita a superare con successo alcuni degli obiettivi ad esso legati (nel mio caso, eliminare chili in eccesso che stavano compromettendo la mia salute)

2) L’amore delle persone care, aver riscoperto il piacere di alcuni rapporti e averne coltivati di nuovi. Il fatto di vivere lontano da casa e Londra stessa non mi hanno sempre aiutato, ma ancora una volta, è tutta questione di buona volontà e di fare qualche piccolo (e piacevole) sforzo

3) Essere uscita dalla mia comfort zone, aver superato alcuni limiti personali, essermi (s)forzata a fare cose nuove (anche e soprattutto quando la pigrizia avrebbe voluto prendere il sopravvento) ed essermi messa alla prova in situazioni lavorative difficili. Il risultato? Promossa a pieni voti ad ogni voce. E la “sindrome dell’impostore” c’è ogni tanto mi prevarica, muta!

OBBIETTIVI PER QUESTO 2020


1) Imparare a dire “no” e smettere di dire che non ce la posso fare. Ovvero: fare di me stessa una priorità e imparare a capire quando ascoltare o no il mio corpo e la mia mente. In 33 anni infatti, credo di aver fatto una buona dose di “cattivo sangue” per persone e situazioni che non lo meritavano solo per paura di offendere o deludere con un mio “no, grazie” e soprattutto perso occasioni sempre per la sindrome dell’impostore di cui sopra. A quest’ultimo punto sto già lavorando e vorrei poter continuare in questo 2020.

2) Eliminare cose inutili e allontanarmi dalle relazioni tossiche. Non dico di essere totalmente d’accordo con quanti affermano che i veri amici si contino sulle dita di una mano e che le cose essenziali della nostra vita starebbero tutte in un solo zaino… ma quasi! La “fase illuminata” della mia vita è coincisa con il trasferimento a Londra e sebbene sia ancora in corso, posso assicurarvi che ricominciare la mia vita in un nuovo paese solo con un paio di valigie e uno zaino e mantenere/costruire nuovi rapporti è stata una vittoria personale. DA VEDERE:Minimalism: A Documentary About the Important Things” disponibile su Netflix.

3) E infine (e per gli stessi motivi del punto 2), smettere di conservare cose per le “occasioni speciali”. Perché nonostante la buona volontà, l’accumulatrice seriale che è in me ogni tanto prende il sopravvento e mi capita ancora di acquistare cose per “quando avrò una casa tutta mia”, “la festa del secolo” o semplicemente o per un’“evento speciale”. La verità è che così facendo mi sono privata di piccoli momenti di gioia e non mi sono goduta il presente. Ecco, da ora in poi non voglio avere vestiti con il cartellino o prodotti di bellezza scaduti perché mai utilizzati, né riscoprire per caso oggetti conservati per chissà quali momenti speciali. Ogni momento dovrebbe essere bello e speciale, semplicemente godiamocelo!