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Osservando questa tela potrebbe venire in mente qualsiasi cosa. Riconoscere una figura o un paesaggio, riflettere sulle influenze dell’artista o sul messaggio che ha voluto condividere e comunicare, ritrovare un particolare stato d’animo o immedesimarsi nel dipinto e nei suoi colori, sfido però chiunque a mettere in dubbio la consapevolezza dell’artista nel crearla, il talento che ha percorso la sua mano durante tutto il lavoro o a porsi domande addirittura sulla sua età.

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Quattro anni. Quelli di Aelita Andre, l’età anagrafica della bambina che si cela dietro queste tele dai colori purissimi e che ha già fatto il giro del mondo con le sue opere. C’è chi l’ha paragonata addirittura a Jackson Pollock per la tecnica del dripping o del gocciolamento, chi a Salvador Dalì o a Pablo Picasso e i più potrebbero storcere il naso davanti a tanta profusione di apprezzamenti, perché la verità è che questa bimba australiana è una vera macchina da soldi, che ha già realizzato 250 tele e ha all’attivo numerose mostre ed esposizioni in tutto il mondo.

Di origini russe, la piccola Aelita nasce in Australia il 9 gennaio del 2007 da papà Michael Andre e mamma Nikka Kalashnikova, entrambi artisti. Destino scontato o no, all’età di nove mesi, ancor prima di imparare a camminare, stringeva già un pennello tra le mani, pasticciava con grandi tele sul pavimento di casa e giocava con barattoli di vernice colorata. Il paese dei balocchi per chiunque, figurarsi per un bimbo di quell’età che divertimento sporcarsi in libertà e impiastricciarsi le manine di colore! Deve però averla pensata diversamente la mamma, che guardando i risultati della piccola con stupore (e sicuramente anche con un po’di orgoglio), ha mostrato alcuni suoi dipinti (aveva appena 22 mesi) ad un curatore di mostre di Melbourne. Impressionato dal lavoro l’uomo ha subito accettato di includerli in alcune mostre senza conoscere l’età effettiva della piccola. Qualche mese dopo la famiglia visita Hong Kong, Aelita dipinge per oltre un’ora davanti ai media cinesi, vende un quadro per 24,000 dollari e tutto il resto è una scalata verso il successo, che culmina con la sua prima mostra da artista surrealista inaugurata a New York City lo scorso giugno.

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The Prodigy of Color, presso l’Agora Gallery, ha ospitato 24 dei dipinti di Aelita, in vendita per un prezzo compreso tra i 4,400 e i 10,000 dollari. Nove dei suoi lavori sono già stati venduti per un totale di circa 30,000 dollari e secondo la BBC tutto ciò fa di Aelita la più giovane artista professionista mai esistita. I suoi lavori sono classificati come espressionismo astratto, le tecniche molto ricercate (negli ultimi tempi ha anche inserito nei suoi quadri oggetti tridimensionali) e il risultato un vero e proprio incanto. Tutti stenterebbero a credere che sia davvero lei l’artefice di quelle pennellate e a lasciare a bocca aperta sono soprattutto i video, che la vedono all’opera seria e concentrata come una vera professionista. Peccato (o per fortuna) che per lei è solo una passione, che vista con occhi adulti però, aldilà della tenerezza suscitata, frutta parecchio.

Personalmente credo di aver detto già la mia sugli enfants prodiges in questo articolo. Guardandola nel video pero’, stupisce, sconvolge, intriga e disarma. Ci si chiede come possa una bambina della sua età avere tanta consapevolezza e senso estetico, se stia semplicemente imitando i suoi genitori, se qualcuno le suggerisca come fare o sia davvero una mente prodigio. Mi auguro solo che, se davvero è tutta farina del suo sacco, la piccola Aelita coltivi questa passione senza nessuna pressione.

Per i curiosi italiani inoltre, vale la pena fare un salto alla Biennale di Chianciano, dove, secondo il suo sito ufficiale, le opere della piccola saranno presenti dal 17 al 24 settembre 2011.