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Una bella domenica mattina di sole, un bel sole, che mi ha accolto al mio risveglio non proprio mattiniero, dopo aver fatto strani sogni sulla fine del mondo. Colpa della pizza pesantissima di ieri e del black out che ha colto alla sprovvista noi e Trani dopo la mezzanotte. E’ strano vedere come un cuore pulsante e frenetico smetta all’improvviso di battere e getti nel disagio migliaia di persone, mentre noi per un attimo abbiamo pensato a qualcosa simile allo sbarco degli alieni. La serata però è stata bella, piena di risate, per lo più dovute ad un fidanzato logorroico, brontolone e affamato che si è ammutolito solo davanti alla sua pizza cotta nel forno a legna. E mentre ricordo tutti i discorsi di ieri sera, mi viene in mente che sono successe tante cose in questo periodo eppure questo posto è cambiato, mi sembra vuoto e ormai parla davvero poco di me.

Qualche mese fa ho deciso di cambiare piattaforma, e la cosa è coincisa con una serie di cambiamenti anche dal punto di vista lavorativo. Avevo bisogno di resettare quello che era diventato uno spazio poco dinamico, il mio vecchio blog, ma che nonostante tutto mi ha rispecchiata per oltre tre anni. Ho così cambiato posto e amicizie, alcune mi hanno fedelmente seguito, altre tuttora lo fanno in silenzio, ma sono convinta che la maggior parte di loro oggi siano un pò deluse, perchè in fondo ho rinnegato il lato che spingeva loro a seguirmi, il modo in cui mi racconto e parlo di me.

Ecco, non so perchè ma ho smesso di farlo e ammetto che mi manca tantissimo. Sarà che ultimamente sembro più trottola che mai, segno appuntamenti in agenda e mi riprometto di fare mille cose che ovviamente accantono, saranno tante cose, ma solo ora mi rendo conto che in questo modo ho accantonato anche me stessa e quello che mi rendeva davvero felice. Credo però sia normale, quasi fisiologico: non si può correre per sempre, alla fine ci si deve fermare per riprendere fiato ed io credo di essere proprio in questa fase. Se c’è una cosa che però non ho smesso di fare è guardarmi intorno e se quando ero su LiveSpace mi innervosiva osservare ragazzette frivole scrivere dei loro idoli preferiti, mi sono resa conto che qui invece sono circondata da persone, spesso anche abbastanza mature, che giocano ad ostentare qualcosa che non sono. Scrivono quotidianamente eppure i loro spazi sembrano vuoti e ciò che traspare è solo qualcosa di futile e frivolo che lascia addosso un senso di vuoto.

Ho sempre detto che non mi piacciono le visite facili, quelle di cortesia, solo per far numero, e visto che questo posto è seguito solo da chi è veramente interessato a me, tanto vale non cadere nel baratro dell’omologazione e ritornare a parlare di me, a raccontarmi, a raccontare il mondo dal mio punto di vista, che, proprio perchè personale, sarà di sicuro apprezzato e interessante.