Foto di Antonio Lionetti & Silvia Tursi |
Sarò ripetitiva e probabilmente dovrete abituarvi a leggerlo, ma ho disperatamente bisogno di tempo. Per realizzare le migliaia di idee che la mia mente partorisce al secondo, portare a termine i progetti in cantiere ed evitare accavallamenti e ritardi imbarazzanti. Come in questo caso, dato che mi riduco a parlare solo ora (non per pigrizia, ma perchè la routine mi ha risucchiato in un buco nero) di un pacco misterioso ricevuto settimane fa, un regalo natalizio inaspettato. Il postino ha suonato alla mia porta in Italia durante la settimana di vacanza dai miei, consegnandomi una scatola grande abbastanza da pensare che qualcuno mi avesse fatto una sorpresa e in realtà ci avevo visto bene. Nessun amico, almeno non dei più intimi, ma un brand, di birre, compagno di parecchie serate in allegria, quando hai voglia di assaporare qualcosa di freddo e una bella bionda è tutto ciò che farebbe al caso tuo. Ed è così che ho scoperto che Warsteiner, una garanzia nel mondo delle birre tedesche da oltre 250 anni, che proprio quest’anno ha rinnovato il suo look, mi augurava buone feste con la sua Art Collection che mi ha letteralmente mozzato il fiato.
Per questa foto si ringrazia Antonio Lionetti & Silvia Tursi |
Sei birre esclusive, da collezione e dal cuore pop, racchiuse in un elegante scrigno e decorate da alcuni tra i più interessanti artisti della scena contemporanea, per una seconda limited edition “vestita ad arte” e dedicata agli amanti non solo del buono ma anche del bello. A un mese di distanza, ancora sono indecisa su quale sia la mia preferita e mi dispiace non averle tutte qui, a fare bella mostra nel mio appartamento londinese. C’è la bottiglia disegnata dalla disegnatrice di graffiti francese Fafi, che si è ispirata ai colori dei tramonti di Ibiza, l’artista street Ron English, considerato l’erede di Warhol, che ha immaginato per l’occasione una silhouette arancione, rosa e giallo per rievocare lo spirito di amicizia e condivisione; l’urban artist inglese D*Face, che si è cimentato nella rappresentazione del rapporto tra l’informazione e la società, Kevin Lyons, direttore creativo, designer e illustratore newyorkese, che ha disegnato mostriciattoli colorati e danzerini attorno al logo della bottiglia, il poliedrico illustratore taiwanese James Jean, che ha immaginato delle farfalle volare sul nettare di luppolo e l’artista londinese Roids con la sua versione black&white.
Una vera rivoluzione, a partire dalla bottiglia, più leggera e in alluminio, tutta in versione pop, per celebrare l’avanguardia, la passione e la creatività, quella stessa con la quale negli anni ’60 Andy Warhol consacrò il bicchiere Warsteiner Tulpe in una delle sue celebri stampe acrilico-digital e che oggi rivive in iniziative come il contest per giovani promesse Blooom Award. Parlavo di ritardo, il mio imperdonabile che mi porta a non essere mai sul pezzo; voi però siete ancora in tempo per ammirare questa festa per gli occhi e mettervi alla ricerca delle sei pilsner d’autore, disponibili in tutti i locali aderenti all’iniziativa. Quale la vostra preferita?
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