Come lavare al meglio piatti e stoviglie
Da qualche tempo avrete sicuramente notato molti post che riguardano la cura della casa. Il motivo, mi piace ammetterlo, è che i miei interessi si sono un tantino ampliati da quando vivo da sola, dato che mi tocca far la spesa, mettere in ordine casa e dare maggior peso a tutte quelle faccende che prima erano divise tra più persone in famiglia.

Ovviamente sono aiutata, ma farlo mi mette allegria, mi responsabilizza e soprattutto mi permette di sperimentare nuovi prodotti e adottare piccoli accorgimenti per un pavimento più pulito o semplicemente per bicchieri più brillanti. A tal proposito, una delle faccende che, sembrerà strano, più di tutte mi piace fare, è lavare i piatti. Mi rilassa e mi permette di riflettere se sono da sola, o magari a fine di una cena di continuare a chiacchierare con i commensali, purché si tratti di una mole di piatti corrispondente a non più di quattro persone. In caso contrario opto per la lavastoviglie, cercando di bilanciare la voglia di farci entrare tutto al miglior modo di riporre le stoviglie per lavarle nel modo corretto.

E voi che accorgimenti utilizzate? Che detersivo? Quanto e come prelavate i piatti? Questo post vuole essere una piccola guida per quanti sono alle prime armi con lavastoviglie e ancora hanno qualche dubbio su come lavare al meglio i propri piatti.

Lavare i piatti a mano o in lavastoviglie?


Lavare i piatti a mano o in lavastoviglie? In che modo si spreca più acqua ed energia?

È un dilemma per molti, soprattutto per i più attenti al risparmio e all’ambiente, ma non è un mistero che lavare i piatti a mano consumi più energia e acqua rispetto al lavaggio in lavastoviglie. Studi infatti dimostrano che in lavastoviglie l’acqua viene pompata e riciclata nella macchina, l’elettricità serve solo a scaldarla ed è direttamente proporzionale alla quantità di acqua utilizzata. Un normale ciclo di lavaggio in lavastoviglie utilizza infatti fino a sette volte meno acqua rispetto ad un lavaggio a mano. Per non parlare del risultato finale: piatti più puliti e stoviglie brillanti. Un motivo in più per risparmiare tempo sprecando meno acqua ed energia.

Il miglior modo per caricare la lavastoviglie

Il modo corretto di caricare la lavastoviglie

Per un risultato ottimale è molto importante il giusto posizionamento delle stoviglie, che prima di essere caricate devono essere necessariamente private dei residui di cibo. Basterà anche un tovagliolo per eliminarli, il detersivo farà il resto. Le posate non dovranno essere sovrapposte, così che l’acqua possa risciacquarle nel modo migliore, inoltre i coltelli dovranno essere riposti con la lama verso il basso. I piatti vanno preferibilmente nel cestello inferiore della lavastoviglie, mentre calici e tazze vanno inseriti sottosopra e in modo angolato, per far defluire l’acqua dal fondo e asciugare le superfici completamente. In caso di stoviglie e piatti con macchie piuttosto ostinate, è sempre meglio riporle verso il braccio irroratore, mentre i materiali plastici possono essere lavati solo una volta che ci si è assicurati essere idonei a quel tipo di lavaggio. Mestoli, cucchiai da portata e spatole andrebbero posizionati nel cestello inferiore, capovolti e attenzione a non impilare le scodelle una sopra l’altra, per non compromettere l’efficacia del loro lavaggio; meglio collocarle con l’apertura verso il basso, disponendole in modo ordinato. Infine, vera regola d’oro per una lavastoviglie perfetta è sicuramente non stipare a tutti i costi il maggior numero possibile di piatti e utensili da cucina, perché il sovraccarico potrebbe obbligare a dover lavare il tutto una seconda volta.

Quale detersivo scegliere?

Temperatura e prodotti da utilizzare

Il lavaggio deve essere necessariamente svolto con acqua calda (50°), soprattutto per piatti particolarmente sporchi, così da dissolvere le macchie e i residui di cibo e garantire superfici igienizzate. Di particolare importanza è la scelta del detersivo, meglio se pastiglie per lavastoviglie Finish, monodose e facili da inserire, da conservare fuori dalla portata dei bambini in ambienti asciutti per proteggerle dall’umidità. Inoltre, per un risultato migliore è consigliato l’utilizzo di un liquido brillantante, rilasciato poi automaticamente durante il ciclo di lavaggio quando la lavastoviglie è in funzione.

Usi alternativi della lavastoviglie
Curiosità e usi alternativi della lavastoviglie

Pensate che la lavastoviglie svolga solo ed esclusivamente il compito di lavare piatti e bicchieri? Vi sbagliate di grosso! Dalla pulizia degli stivali alla cottura o il lavaggio delle patate, il vostro dispositivo sarà in grado di stupirvi:

  • Utilizzate la lavastoviglie per pulire pupazzetti di plastica, giocattoli, utensili (martelli, cacciaviti e chiavi inglesi sono perfettamente idonei al lavaggio), ma anche palette per raccogliere la polvere: grazie all’ausilio del detergente per lavastoviglie pulirete praticamente qualsiasi cosa. Unico, ovvio accorgimento, evitare di caricare questi oggetti in concomitanza con un carico normale di stoviglie.
  • Trovate bizzarro mettere in lavastoviglie i vostri indumenti? E invece caricateci pure i cappellini con macchie e aloni di sudore o magari i vostri stivali di gomma e le infradito, da collocare nel cestello superiore e ricordando di pulire in seguito l’elettrodomestico con un cura lavastoviglie
  • Stessa cosa vale per gli attrezzi da giardinaggio: palette, forche ed altri utensili torneranno come nuovi, evitando di lavare gli oggetti dotati di un manico in legno. Potrete inoltre lavare anche la frutta o la verdura del vostro orto, in modo da liberarla da ogni residuo di terriccio. E se avete un’enorme quantità di patate da pulire, via con la lavastoviglie!
  • Infine la vera chicca: cucinare in lavastoviglie si può! I filetti di salmone, per esempio, grazie al vapore e alla temperatura che in genere non supera i 70°C, saranno cotti a puntino senza correre il rischio di essere bruciati. Avvolgeteli con cura nella carta stagnola e ovviamente assicuratevi di non utilizzare alcun detergente per lavastoviglie!