Donna

Accolgo con tutta la sensibilità possibile l’iniziativa delle 18 bloggers italiane che sostengono il messaggio del Ministro delle Pari Opportunità, in occasione della Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, che si terrà a Roma oggi e domani.

Ho voluto dare anch’io il mio piccolo contributo indossando qualcosa di bianco, perchè credo che una protesta silenzionsa come questa sia potentissima, soprattutto se diffusa come un virus su Internet. E quindi protesto contro tutti quegli uomini che credono che il linguaggio della violenza sia l’unico a loro disposizione, e usano l’istinto e la rabbia al posto della ragione e della parola. Involontariamente, e ora me ne pento, ho associato questi esseri orribili agli animali, quando, come suggerisce una mia amica, non dovrei chiamarli uomini, nè animali, nè bestie, ma semplicemente mostri.

Mentre scrivo la mente è affollata da pensieri confusi, difficili da ordinare quando tieni così a cuore un ideale. Provo tanta rancore perchè spesso una donna viene privata della sua dignità e trattata come un oggetto da buttare, perchè non è libera di girare per strada da sola dopo un certo orario, perchè viene costretta al silenzio, ai lividi, alla paura, alle pedinamenti, allo stalking. Uomini, amici, mariti, fidanzati, fratelli e a volte padri spesso si trasformano in mostri umiliandle donne per follia, rabbia o peggio ancora piacere. Non si può restare in silenzio e la paura non è la strada migliore. Forse questo post verrà ignorato, qualcuno ci riderà anche su, ma se solo una persona rifletterà dopo averlo letto, il mio intento sarà raggiunto e potrò esserne orgogliosa.