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Qualche giorno fa ho scritto a Filippa Lagerbäck. Come si fa tra blogger su Internet, senza filtri e troppa formalità, anche se alcune volte l’imbarazzo e l’educazione ti farebbero venir voglia di dar del lei a una persona che non si conosce anche solo per rispetto. Da qualche tempo infatti volevo parlare con lei, perché trovo che sia una donna forte e positiva (oltre che bellissima!), perché non si impone con la sua fisicità e nella sua carriera ha fatto delle scelte precise e coerenti, non necessariamente da “prima donna che deve apparire a tutti i costi”. Volevo intervistarla per fare quattro chiacchiere e ci tenevo a far le cose in grande, magari proponendo a qualche testata il mio risultato, un po’ per me, un po’ per ringraziarla della cortesia, ma non è stato possibile. Da piccola “scribacchina senza arte né parte” sono stata ignorata, in alcuni casi addirittura rifiutata.

C’è sempre però un meccanismo che ti smuove in queste situazioni. Un misto di rabbia e tristezza represse che ti fanno reagire e capire che in realtà non sei tu sbagliata e poco adatta a questo mestiere, ma il sistema, non sei tu che non vali, ma chi dietro a una scrivania sbandiera ai quattro venti di voler promuovere il talento e poi ragiona in termini di profitti, di share, lettori, euro, audience, quando tu invece preferisci la qualità, la professionalità, le belle storie positive, i sogni che si avverano. E così qualche giorno fa mi son fatta coraggio e ho scritto a Filippa, da blogger a blogger. Un po’ anonima, ma con tanta voglia di volerla ospitare nel mio spazio. Sì, perché lei da un anno ne ha aperto a sua volta uno bellissimo, in cui ti perdi nella sua vita raccontata per foto, nel suo sorriso disarmante, tra le sue iniziative e uscite mondane, tra gli scatti glamour. Un blog zeppo di amore verso tutti, in primis la sua famiglia, composta da Daniele (Bossari, of course) e la piccola Stella di otto anni.

Planetfil è la nuova avventura di Filippa Lagerbäck, svedese di nascita e italiana di adozione, che dopo numerosissime e svariate esperienze dietro obiettivi di moda, grande e piccolo schermo, si mette alla prova con un blog tutto suo in cui si racconta senza filtri e condivide con i lettori, sempre più numerosi, i suoi bei momenti, compresi i backstage di Che tempo che fa, il programma che l’ha consacrata nel 2004 a fianco di Fabio Fazio.

Con lei ho chiacchierato al telefono per circa mezz’ora, come si fa tra ragazze che stanno imparando a conoscersi. La sua gentilezza e simpatia sono contagiose e disarmanti, quindi il piacere e l’onore di inaugurare con lei una serie di interviste come piacciono a me in questa sezione del blog tutta nuova, è doppio. L’intento era quello di concedervi l’opportunità di apprezzarla sotto un aspetto del tutto personale, fatto di cose semplici, di amore per le persone care, per il suo lavoro, per la moda e la tecnologia e di questa nuova avventura del blog. Con tutto il cuore quindi, un grazie a Filippa! E buona lettura a voi.

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Cominciamo al meglio: chi è davvero Filippa?
Sono una ragazza svedese come tante altre. Vengo da una famiglia normale che mi ha regalato un’infanzia tranquilla e a contatto con la natura. Poi però, contrariamente al solito percorso università – lavoro – famiglia che vedevo come una costrizione, ho avuto voglia di rompere gli schemi e uscire a scoprire il mondo. Ho avuto l’opportunità di fare la modella e così mi sono presa un anno sabbatico, poi le cose sono andate meglio di ciò che speravo e non mi sono più fermata. Oggi sono ancora quella ragazza semplice vissuta nella periferia di Stoccolma, fiera della sua cultura svedese e con i piedi per terra.

Quando e come nasce l’idea di Planetfil?
Planetfil nasce esattamente un anno fa. Ho sempre seguito con attenzione il fenomeno dei blog, il web è ormai mio compagno da tanti anni e ho pensato che aprire uno spazio tutto mio potesse essere un bel modo di cercare da me le notizie e potermi raccontare. Tra l’altro mi permette di dare sfogo al mio interesse per la fotografia. Camminare e catturare scatti è davvero fantastico, andare in giro per mostre e sfilate e poterle raccontare secondo il mio punto di vista è per me un’opportunità unica, mi diverte. Oggi poi Planetfil è diventata una community di persone che si confrontano, mantenendo sempre un atteggiamento positivo, un tono gentile e facendo poche critiche e soprattutto costruttive. Mi piace descriverlo come un’oasi di tranquillità.

Sei una techno addicted? Come la tecnologia ha cambiato il tuo modo di comunicare e lavorare?
In casa siamo tutti super tecnologici! Abbiamo ogni tipo di dispositivo elettronico, anche se per questo mi sono messa al passo di Daniele, un vero appassionato di tecnologia, io ero più abituata all’agenda e alla penna. Oggi invece il Mac è il prolungamento del mio corpo, sono sempre connessa, questa sensazione mi piace e non posso più farne a meno. Le notizie ormai viaggiano molto velocemente ed io divento sempre più impaziente di riceverle, cercarle e apprenderle!

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Tra il lavoro, l’essere compagna e madre di una bimba di otto anni, dove trovi il tempo per aggiornare il tuo blog?
Il tempo c’è sempre. Non lavoro sempre allo stesso modo ogni giorno e in ogni caso aggiorno il mio blog la sera tardi, la mattina presto o non appena ho un’ora libera. Tengo però molto alla cura dei piccoli dettagli, ho quindi bisogno di dedicare il giusto tempo al mio spazio. Nonostante tutto la mia famiglia viene sempre al primo posto.

Planetfil è il tuo mondo online. Spesso fai riferimento ai numerosi eventi solidali ai quali partecipi, o a quelli legati alla tematica dell’ambiente. Come nasce questa tua sensibilità e la voglia di diffonderla anche attraverso il blog?
Sono molto fortunata perché lavorando in TV ho una visibilità non indifferente e anche solo attraverso il mio volto posso portar luce su campagne sociali e iniziative interessanti. Cerco sempre e solo di prestarmi a campagne in cui credo davvero, come Genitori Antismog. In quel caso ad esempio mi ero registrata al sito e partecipavo all’iniziativa da privata, poi gli amministratori devono aver visto il mio nome tra i sostenitori e mi hanno contattata. Alcune cose quindi le fai in silenzio, per altre presti necessariamente il tuo volto. Sono molto fiera e contenta di tutte le iniziative alle quali ho preso parte e alle quali parteciperò nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la sensibilità alle tematiche ambientali, credo che nasca da dentro me. Il rispetto per la natura in Svezia è innato e sto cercando di trasmetterlo anche a mia figlia Stella. Insomma, c’è chi usa la fama per “fare la splendida” e chi, come me nel mio piccolo, per prendere parte a cause utili.

E’ anche per questo motivo che spesso sul tuo blog possiamo ammirare capi e accessori firmati Stella McCartney?
Sono molto legata a questo marchio anche per questo motivo, ma soprattutto perché è un brand molto bello e che rispecchia a pieno i miei gusti.

Moda e tendenze possono andare di pari passo con tematiche più serie?

Assolutamente. La moda è una grande industria oltre ad essere una mia grande passione. E’ un importante motore che muove l’economia e poi le donne possono avere tante personalità racchiuse in una. L’importante è che ci sia sempre un grande rispetto verso tutti e tutto. Poi si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Cos’è per te la classe e l’eleganza? Quali sono i tuoi brand preferiti?
Sembra banale, ma per me sono doti innate. Ci sono tante donne di classe e impeccabili che vestono solo roba dai marchi irriconoscibili e tante altre firmate da testa a piedi e che sono tutt’altro che eleganti. Quanto ai brand, certo mi piacciono molto i monomarca, ma adoro anche le grandi catene low cost come Zara e H&M. Essendo svedese sono cresciuta a pane e H&M! Quasi rimpiango i tempi in cui questa catena era solo conosciuta dalla nostra nazione, a quest’ora avrei potuto vestirmi ancora in modo del tutto originale!

Cosa consiglieresti alle giovani blogger che si affacciano sulla blogosfera e vogliono aprire un proprio spazio?
Aprire un blog è davvero facilissimo: bastano pochi clic, qualche minuto e il gioco è fatto. Bisogna però prendere il giusto tempo per esercitarsi, capire cosa scrivere, “ispirarsi” all’inizio, se necessario, ad altri blog di successo e poi decidere il proprio imprinting. Ciò che è davvero importante ricordare però, è che tutto ciò che scrivi sul web è indelebile. Bisogna quindi prestare molta attenzione al linguaggio e al modo di porsi. Per il resto è indispensabile divertirsi, essere sempre se stessi e scrivere prima di tutto per il gusto di farlo. Il successo, se una cosa è fatta con impegno e passione, prima o poi arriva.

Concludendo: Daniele e tua figlia Stella sbirciano mai nel tuo blog?
Li costringo! Inizialmente sì, perché volevano capire cosa combinassi tutto quel tempo davanti al mio Mac, adesso si sono abituati. Diciamo che anch’io seguo molto Daniele, lui sì che è davvero appassionato di blog e tecnologia e infatti ha il suo spazio (www.postumano.com) dove scrive veri e propri articoli anche abbastanza lunghi e impegnativi legati al mondo techno. Il mio modo di scrivere invece, mi piace più descriverlo come twitter blogging, anche se il tempo da dedicare vola via allo steso modo. Stella invece mi osserva molto, spesso mi chiede cosa faccio al computer e ogni tanto mi dice “Mamma posso avere anch’io il mio blog?”. La mia risposta naturalmente è no per il momento, sarebbe assolutamente prematuro, ma comunque ci divertiamo sempre un mondo insieme!