Un’amara risata sgorga dal cuore più volte guardando questo film. Per i personaggi, dal destino triste e la miseria nelle tasche, per i luoghi, quasi deserti di un quartiere di periferia di Palermo, per una Sicilia deturpata dalla mafia, ma che in questa pellicola è solo un’ombra silenziosa, per gli eventi, a discapito sempre dei più deboli, artefici del proprio destino ma poveri anche nell’animo. Un ritratto, quello della famiglia Ciraulo, che si allarga all’Italia intera. Rovinata dalla burocrazia, dalla politica, dall’approssimazione, dagli usurai, dall’arrabattarsi come meglio si può, anche a discapito degli altri, dai prepotenti e dai sognatori, dai maldicenti e dai furbi, da chi ostenta una ricchezza e una serenità che non ha, acquista un’auto di lusso, ma a casa non riesce a tirare a fine mese. E poi in un epilogo grottesco e paradossale, il cerchio si chiude esattamente come si è aperto. Lasciando l’amaro in bocca, facendo in modo che sangue chiami sangue, rivelando un’umanità abbruttita, esasperata, così tanto da strappare una risata quasi catartica.
E’ stato il figlio” è tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Alajmo. Daniele Ciprì ne ha fatto una pellicola preziosa e difficile, presentata alla sessantanovesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Potente, per la forza delle immagini e della fotografia, che fa del realismo brutale dei quartieri, delle case, dei paesaggi, una costante e arricchita di atmosfere assurde, espedienti teatrali, personaggi bizzarri dai volti e le espressioni a volte anche deformi.

Niente trama, nè anticipazioni, la storia è facilmente reperibile sul web e il meccanismo dello svolgimento semplice da comprendere. Questo post vuol essere uno spunto, un suggerimento per chi ancora non l’ha visto e un monito per quanti vorranno avvicinarsi, ma sono poco motivati. Infine, ancora una volta, un favoloso Toni Servillo (ti vien voglia di vederlo recitare per ore), alle prese con un per nulla semplice dialetto siciliano. 

 

E’ stato il figlio
 Anno di produzione: 2012 
Paese: Italia 
Durata: 90 min 
 Regia: Daniele Ciprì 
Cast: Toni Servillo, Giselda Volodi, Aurora Quattrocchi, Benedetto Ranelli, Alfredo Castro