fonte: Style.it
Abiti impalpabili e sensuali come sottovesti, seta e lana unite, a contrasto, colori tenui, atmosfere rarefatte e due sfilate, che come binari paralleli procedono spediti in un’unica, maestosa location. Per ricordare Ermanno Scervino, che due giorni fa ha letteralmente incantato Firenze con un gesto significativo, riportando la sua moda donna dove tutto è nato e dove meriterebbe tornarci, facendola sfilare accanto a quella uomo nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Per riflettere sulla storia del prêt-à-porter femminile e dell’industria della moda italiana, che a voler essere precisi e individuare una data significativa, nasce nel 1952 fiorentino e ha come padre un uomo che solo gli addetti ai lavoro purtroppo conoscono, Giovan Battista Giorgini. Eppure a lui va il merito di aver dato slancio e coraggio a un’Italia che usciva del dopoguerra, sua fu l’intuizione di scommettere sul Made in Italy, sull’eccellenza italiana, che nulla aveva da invidiare a Parigi e che come in una perfetta sinfonia si intonava all’arte, alla manifattura, all’artigianalità, che nella splendida culla di Firenze hanno sede da tempi immemori.

E infine perchè, posso confermarlo, si respira un’aria particolare al Pitti. Non la solita, impregnata di isterismo e stranezze, come quella di Milano: a Firenze, quando in passerella va la moda, il tempo sembra fermarsi. Per strada percepisci orgoglio e compostezza, la gente è impeccabile, elegantissima e ti innamori di quegli uomini solo a tratti dall’aria stravagante, con la barba curata, i cappelli a modo e la pipa. Oggi il mio pensiero va a questa moda, elegante e raffinata, lontana anni luce da una concezione che sempre più frequentemente percepisco, soprattutto sul web, e mi terrorizza, lontana dall’incompetenza di chi si fregia di titoli e da un giorno all’altro si improvvisa esperto del settore. E’ la creatività il motore della rinascita e forse è ora che qualcuno capisca che bisogna ripartire anche e soprattutto da qui per superare questo momento di difficoltà economica che il Paese attraversa.