…E inizia una nuova settimana che si prospetta bella tosta e soprattutto, si spera, carica di studio. Ieri pomeriggio dopo almeno un mese di astinenza ho rivisto la spiaggia e ho preso un pò di sole, ma come dicevo ai miei amici, sono ancora al 15% delle mie potenzialità e vorrei poter essere più costante, e ritagliarmi degli spazi per il mare, ma il tempo è davvero tiranno e quando sono libera proprio non mi va di andarci da sola perchè mi annoio.
In attesa della partenza, ormai quasi vicina, devo mettermi in testa che tra i tanti conti alla rovescia c’è anche e soprattutto quello dell’esame e almeno fino a quella data non potrò dirmi completamente in vacanza. Semiologia del cinema, la storia dei film politico-indiziari, i registi che ne hanno sancito il successo. Una materia bella e interessante, ma come farlo capire alla mia testa che in questo momento non vorrebbe altro che un pacco intero di caramelle gommose come quelle che in questo momento stanno vendendo per la festa patronale?
Sarei davvero curiosa di sapere se anche dalle vostre parti c’è ancora traccia di quel folklore cittadino di un tempo, se i santi protettori della città sfilano in processione per le strade e se intorno a questo evento si costruisce un vero e proprio business come da me, che comprende illuminazioni, fuochi d’artificio, giostre ambulanti e bancarelle di ogni genere. Per l’occasione poi l’intera città si riversa nelle strade del centro, potete quindi immaginare la calca di gente e le file chilometriche per camminare, quasi come in un museo. Molti barlettani ormai scappano da questa allegra confusione, concedendosi magari un week end fuori città, io invece resto fortemente ancorata alla tradizione e pretendo che il tutto si ripeta ogni anno come un rito, proprio come quando avevo otto anni e saltavo di gioia pensando ai giorni della festa.
Era bello attendere con le altre cugine la sera del sabato, ammirare i giocattoli esposti sulle bancarelle, magari desiderare un pesciolino rosso o dello zucchero filato e sperare di salire sulla nostra giostra preferita. E’ ancora bello, dopo tanti anni, ripercorrere le strade della città con lo stesso sorriso, solo per il gusto di ricordare i bei tempi passati, un pò meno constatare che il tempo scorre, si cresce e quei piccoli particolari tanto cari, non sono poi così perfetti se guardati con occhi da adulti. Proprio in questi giorni di festa infatti ci si rende conto di quanta gente è sola, di cosa significhi lavorare sodo per portare qualche soldo a casa, di quanta gente attende queste poche ore per svagarsi un pò e di chi invece va in giro solo per il gusto di dar fastidio al prossimo. Ma questa è davvero una storia che il mio lato più infantile non vuole vedere, nè accettare.
Cambiando argomento, dichiaro ufficialmente di essere entrata nel giro degli acquisti online, con successo, mi auguro. Ho appena concluso un ordine che dovrebbe arrivare entro la settimana prossima. Questo copricostume, che con ogni probabilità userò come vestitino a Barcellona. Comodo, fresco e soprattutto coloratissimo, insomma perfetto!.
E siccome l’appetito vien mangiando, se non le ordino tramite Internet so già dove trovarle qui a Barletta. Le bellissime Melissa. I want them!
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