Ricordo di aver conosciuto Sex and the city per sentito dire. Ne parlavano tanti anni fa le mie amiche più “sfacciate”, quelle che avevano la tv in camera e guardavano il telefilm la sera tardi di nascosto su una rete secondaria. Allora eravamo davvero piccole e ridevamo imbarazzate per il linguaggio “spinto” e per la forte amicizia e complicità che legava queste quattro donne e poi giocavamo ad atteggiarci a Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte. Io non sapevo chi fossero. Le ho scoperte anni dopo, ho vissuto le loro avventure una dopo l’altra, stagione dopo stagione in poco meno di un mese. Le ho amate e spesso le ho sentite così vicine da giurare di far parte del loro gruppo. E inevitabilmente, alla fine, ho sognato di essere lei.

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Probabilmente un luogo comune, ormai capita spesso di sentirlo dire dalla maggior parte delle ragazze che hanno seguito il telefilm, ma la sottile ironia del personaggio, il suo carattere complesso, il lavoro dei sogni che si realizza, l’amore tormentato per il suo Mr. Big, la forte amicizia con le sue compagne e la passione sfrenata per la moda, l’hanno resa, giorno dopo giorno, sempre più familiare, più vicina ai miei gusti, al mio carattere. E adesso mi ritrovo ad attendere con ansia il nuovo film. Maggio 2010.

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Probabilmente il secondo film sarà più scontato e già le prime polemiche non hanno esitato a farsi sentire. Sicuramente portando avanti così tanto la storia i personaggi ne risentono, diventano monotoni, si impoveriscono. Ma le nostalgiche della serie come me forse non aspettano altro che l’uscita nelle sale del film per sognare ancora un pò, per immergersi nelle strade di Manhattan e intrufolarsi nella vita delle quattro ragazze più scatenate che abbia mai visto.